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Che tipo di tumore è?

Il tumore alla prostata è una neoplasia che si sviluppa nella ghiandola prostatica, situata sotto la vescica e davanti al retto, responsabile della produzione del liquido seminale. La maggior parte dei tumori prostatici sono adenocarcinomi, che originano dalle cellule ghiandolari della prostata. È una forma tumorale molto frequente nella popolazione maschile, soprattutto con l’aumentare dell’età, e può presentare un andamento molto variabile: alcuni tumori crescono lentamente e non danno sintomi per anni, altri possono evolvere più rapidamente.

Quali sono i sintomi?

Nelle fasi iniziali, questo tumore può essere completamente asintomatico. Quando si manifestano, i sintomi possono includere disturbi urinari (difficoltà a urinare, flusso debole o interrotto, bisogno frequente di urinare soprattutto di notte), sangue nelle urine o nello sperma, dolore nella zona lombare, pelvica o nei fianchi, erezione o eiaculazione dolorosa. È importante ricordare che questi sintomi non sono specifici e possono essere associati anche a condizioni benigne come l’iperplasia prostatica o la prostatite. Per questo motivo è sempre opportuno rivolgersi al medico per chiarire la natura del disturbo.

Come si previene?

Non esistono metodi sicuri per prevenire completamente il tumore alla prostata, ma è possibile ridurre il rischio adottando uno stile di vita sano. Una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura e povera di grassi saturi, il mantenimento di un peso corporeo adeguato, l’attività fisica regolare e l’astensione dal fumo rappresentano comportamenti consigliati. Lo screening con PSA (antigene prostatico specifico) e esplorazione rettale può aiutare nella diagnosi precoce, soprattutto nei soggetti a rischio elevato o con familiarità per la malattia.

Quali sono le cure?

Il trattamento del tumore alla prostata dipende da molteplici fattori: stadio della malattia, grado di aggressività (Gleason score), età, comorbidità del paziente e preferenze individuali. In alcuni casi, è sufficiente un monitoraggio attivo con controlli regolari (PSA, visite, biopsie). Quando necessario, si può optare per la chirurgia (prostatectomia radicale), la radioterapia (esterna o brachiterapia), la terapia ormonale, la chemioterapia nei casi più avanzati, e in situazioni selezionate, per terapie a bersaglio molecolare e terapie radiometaboliche.

La decisione terapeutica viene sempre condivisa in ambito multidisciplinare, valutando con attenzione benefici, rischi ed effetti collaterali a lungo termine.

Quali sono i campi più promettenti della ricerca?

La ricerca sul tumore alla prostata si concentra su diverse linee di sviluppo. L’individuazione di nuovi biomarcatori può migliorare la diagnosi precoce e la stratificazione del rischio, oltre a consentire una selezione più mirata dei trattamenti. Si stanno testando terapie a bersaglio molecolare sempre più efficaci e tollerabili, così come strategie di immunoterapia, anche in combinazione con altri trattamenti standard, e trattamenti ormonali. Nuove tecniche di imaging avanzato permettono una migliore localizzazione del tumore e un follow-up più accurato. Inoltre, la medicina personalizzata, basata sull’analisi genetica del tumore e del paziente, apre prospettive per trattamenti su misura. Infine, si sta lavorando sulla prevenzione e sull’identificazione di fattori di rischio modificabili, per ridurre l’incidenza della malattia nella popolazione generale.

Le informazioni presenti in questa pagina hanno scopo puramente informativo e non possono in alcun modo sostituire il consulto con un medico specialista. Per diagnosi, terapie o chiarimenti, è sempre necessario rivolgersi a un professionista qualificato.

Studi clinici per il tumore

Ultimo aggiornamento: 24 settembre 2025, 22:09

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