Terapie cellulari, "vaccini" contro i tumori, l'esperienza IRST
Per vaccinazione antitumorale si intende una pratica terapeutica che possa suscitare, nell’organismo attaccato da una neoplasia, una forte risposta immunitaria specifica, in grado di riconoscere gli elementi cellulari neoplastici e di distruggerli, mantenendo poi una sorveglianza nel tempo. IRST "Dino Amadori" IRCCS ha sviluppato, grazie a competenze e investimenti avviati fin dalla nascita dell'Istituto, expertise uniche in Italia nel campo dei trattamenti con celule dendritiche.
Totalmente costruite sul materiale cellulare del paziente, le terapie basate su Vaccinoterapia con Cellule Dendritiche, sfruttano la straordinaria capacità di queste cellule non solo di assorbire le proteine anomale (antigeniche) del tumore, ma di esporle sulla propria superficie. Un’azione di “segnalazione” che istruisce il sistema immunitario a riconoscere e aggredire i nemici dell'organismo. Ricavate dal sangue del paziente, dopo coltura in vitro ed esposizione agli antigeni tumorali, le Cellule Dendritiche sono somministrate attraverso una semplice iniezione intradermica. Una volta introdotte nel corpo, queste raggiungono i linfonodi distrettuali dove “insegnano” ai Linfociti cosiddetti “naive” o “vergini” come riconoscere gli antigeni del tumore e a innescare i meccanismi immunitari di rigetto. Questa modalità di vaccinazione antitumorale ha dimostrato una notevole capacità di provocare risposte del sistema immunitario; un dato che si correla generalmente con significativi aumenti della sopravvivenza. Il trattamento, per l’utilizzo esclusivo di materiali cellulari prelevati dal paziente stesso, è caratterizzato da un profilo di tossicità bassissimo. In tal senso, difficile, trovare nel campo un esempio di terapia “personalizzata”.
Per approfondire ulteriormente l'argomento ascoltate i contributi della dr.ssa Laura Ridolfi, direttrice SC Immunoterapia, Tumori rari e Centro risorse biologiche sui media Mezz'ora in più (RAI3) e Zapping (RAI Radio1).
Qui, il contributo realizzato con il dr. Massimo Guidoboni (già responsabile della Struttura) per illustrare la struttura, i trattamenti cellulari e le modalità di somministrazione.