IRST motore della ricerca: meeting tra esperti per un Manifesto R&S - 28 settembre 2017
Un meeting con alcuni dei massimi esperti, direttori di Irccs, rappresentanti di Enti e Istituzioni per la definizione di un Manifesto sulla policy della ricerca e dello sviluppo in oncologia, sarà il cuore della giornata interamente dedicata al festeggiamento del decennale IRST, sabato 30 settembre.
Il cuore delle iniziative per il Decennale IRST sarà dedicato alla ricerca e alla sua promozione. Nel pomeriggio si terrà, infatti, un Consensus Meeting – una modalità di confronto tra esperti finalizzata generare consenso su norme condivise – di altissimo valore ed importanza, organizzato in partnership con la Fondazione GIMBE (Gruppo Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze). L’incontro vedrà alcuni tra i massimi esperti di ricerca, direttori dei più grandi Irccs – tra cui Humanitas, IEO, IOV, Casa Sollievo della sofferenza, Policlinico Gemelli, Istituto Toscano Tumori, Ospedale Oncologico Bari, Centro di Riferimento in Oncologia Basilicata, Istituto Nazionale dei Tumori Milano, IST San Martino Genova, Fondazione Pascale Napoli, Regina Elena Roma – rappresentanti delle massime istituzioni, Università ed enti – Istituto Superiore della Sanità, AIFA, Università di Bologna, CERGAS Bocconi, AIRC e Alleanza Contro il Cancro – autorevoli stakeholder e sarà finalizzato a produrre un Manifesto sulla policy della ricerca e sviluppo in oncologia in Italia.
“La ricerca è il motore del progresso – spiega il prof. Dino Amadori, Direttore scientifico IRST, ideatore dell’evento –. In sanità la ricerca è condizione di buona qualità delle cure, diagnosi e percorsi terapeutici. La ricerca è solo apparentemente un costo perché quando produce risultati positivi – e lo fa quasi sempre quando condotta correttamente – innesca un meccanismo virtuoso che permette non solo il recupero dei costi ma produce un surplus. I grandi paesi lo hanno capito, stanno investendo quote importanti del proprio PIL – il 2,76% negli USA , il 4,04% per la Corea del Sud, per citarne alcuni – l’Italia è ancora indietro: nonostante gli sforzi del Ministero della Salute o del MIUR, il budget pubblico a disposizione per la ricerca è risibile; senza il supporto di finanziamenti privati in termini di charities, organizzazioni o singoli, le risorse per la ricerca in ambito sanitario sarebbero ancora meno. Nonostante tutto ciò, grazie all’impegno quali-quantitativo dei nostri ricercatori, a livello di prodotto scientifico in letteratura, l’Italia si assesta tra i primi 5 paesi. Proprio per analizzare queste luci ed ombre abbiamo voluto organizzare un incontro: sarà un momento utile per fare il punto sullo stato della nostra ricerca e identificare le possibili soluzioni alle criticità. Molti e complessi gli aspetti che tratteremo. Anzitutto - continua Amadori - il finanziamento della ricerca, l’organizzazione più funzionale a partecipare a bandi competitivi europei oggi monopolizzati dai paesi nord-europei, la struttura delle reti della ricerca, il ruolo dei Ministeri competenti nel potenziare gli Irccs e nel dar loro mandati top-down per lavorare su obiettivi comuni pur con compiti diversi, percorsi per la validazione scientifica dei nuovi presidi diagnostico-terapeutici, migliorare la capacità brevettuale per il trasferimento tecnologico.”
Tanti temi che un manifesto condiviso sulle policy di Ricerca e Sviluppo nell’oncologia italiana. A condurre i lavori il presidente di GIMBE, Nino Cartabellotta, medico chirurgo, tra i più autorevoli metodologi italiani, grazie a competenze trasversali che interessano tutte le professioni sanitarie e tutti i livelli organizzativi del sistema sanitario. Focus del confronto sarà il governo della ricerca in oncologia, la valutazione dell’impatto della ricerca, i criteri di finanziamento degli IRCCS, come aumentare il ritorno degli investimenti della ricerca.