Beneficenza per amore: dona un’ingente somma a IRST in memoria della moglie - 5 ottobre 2017
L’importante somma sarà destinata a due promettenti progetti di ricerca nel campo della medicina radio metabolica. In occasione della consegna della donazione IRST ha intitolato la Degenza Radiometabolica in memoria di Giancarla Casalboni
Il sig.Giuliano Rasi (a sinistra) e i nipoti della moglie Giancarla
Un gesto d’amore non solo in memoria della moglie ma anche verso tutti coloro che nutrono speranza nella ricerca oncologica. Con grande generosità l’impenditore cesenate Giuliano Rasi, ha fatto un’ingente donazione all’Istituto Tumori della Romagna (IRST) IRCCS per ricordare la moglie, Giancarla Casalboni, scomparsa lo scorso anno a causa di un tumore.
La somma sarà destinata a sostenere due progetti sperimentali condotti dal dr. Giovanni Paganelli (Direttore Dipartimento delle Procedure e Tecnologie Avanzate e Direttore Medicina Nucleare IRST IRCCS) e dal Responsabile Terapia Radiometabolica, dr. Stefano Severi finalizzata al trattamento dei tumori neuroendocrini e di altri tumori solidi attraverso l’utilizzo di radiofarmaci, metodica d’avanguardia che pone IRST tra i centri d’eccellenza europei.
In particolare, grazie al finanziamento, sarà possibile avviare “ARTHE” – una nuova metodica per il trattamento di piccoli tumori non palpabili della mammella identificati nell’ambito dello screening oncologico – e un progetto dedicato al tumore della prostata in pazienti con ripresa di malattia dopo l’intervento chirurgico o dopo il trattamento radioterapico esterno. Si tratta di progetti sperimentali che hanno già dato risultati molto promettenti e che potrebbero segnare una svolta significativa per molti pazienti.
In segno di giusta riconoscenza verso il sig. Rasi, IRST ha deciso di intitolare la Degenza di Medicina Radiometabolica alla moglie Giancarla, così da perpetuarne il ricordo. È stata, quindi, posta una targa in memoria alla presenza del sig. Rasi, dei due nipoti della signora Casalboni, del Direttore generale IRST, Giorgio Martelli, del Direttore Sanitario IRST, Mattia Altini e dei medici IRST che la ebbero in cura.
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