FICTRO, giorno 3: terapie cellulari, anti-EGFR, recettori ormonali - 10 novembre 2016
Giovedì 10 novembre al FICTRO, protagonisti saranno le terapie cellulari e i farmaci immunologici (specie nella loro applicazione ai tumori solidi quali il polmone), le terapie Anti-EGFR in campo gastroenterico e contro le neoplasie al polmone (terapie, resistenze e fattori predittivi) i recettore ormonali, con attenzione ai meccanismi di ormonoresistenza (interessante l’utilizzo delle Cellule Tumorali Circolanti quali biomarcatori nella messa a punto di trattamenti ormonali nella mammella e prostata).
Nella sessione dedicata alle terapie anti EGFR sono intervenuti importanti relatori che hanno lunghe esperienze sull’argomento sia in ambito clinico che preclinico. EGFR (Epidermal Growth Factor Receptor) è da molti anni bersaglio di terapie oncologiche mirate poiché ha un importante ruolo nello sviluppo delle neoplasie e nella loro progressione. In particolare è bersaglio terapeutico per importanti neoplasie quali quelle polmonari e colorettali. I principali problemi correlati con queste terapie sono la corretta identificazione dei pazienti che possono beneficiare di tali terapie e delle possibile resistenze ai farmaci anti-EGFR che possono insorgere durante i trattamenti. Infatti, le cellule tumorali sono molto eterogenee nelle loro caratteristiche e possono attivare meccanismi che permettono loro di non essere più sensibili ai farmaci e quindi riuscire a non venire uccise da essi. Durante le presentazione sono state discusse tali problematiche con importanti novità riguardo ai nuovi farmaci disponibili per contrastare tali meccanismi di resistenza. Sia come singoli farmaci che come combinazione di essi per migliorare interamente le capacità di aggredire e distruggere le cellule tumorali. Inoltre sono emerse importanti novità riguardo alla possibilità di diagnosticare e monitorare le alterazioni biologiche bersaglio di queste terapie tramite procedure non invasive quali l’uso di semplici prelievi di sangue prima e durante il corso delle terapie. Questi prelievi possono essere utili per definire le scelte terapeutiche ed inoltre anticipare eventuali comparsa di resistenze e che possono essere prevenute modificando le strategie terapeutiche stesse.