Presentato l'avvio delle attività della Tomoterapia presso la Radioterapia Ravenna - 29 aprile 2014
Da lunedì 5 maggio sarà operativa a Ravenna una nuova Tomoterapia, apparecchiatura di ultima generazione per la cura dei tumori tramite radiazioni; si tratta del primo tassello nel radicale aggiornamento della Radioterapia del Santa Maria delle Croci frutto della partnership tra IRST e AUSL della Romagna.
il dott. Altini, prof. Amadori, dott. Spagnoli, dott.ssa Angelini, dott. Tubertini
La Radioterapia di Ravenna si dota di una nuova arma per la cura dei tumori: da lunedì 5 maggio sarà in funzione al Santa Maria delle Croci un'innovativa Tomoterapia, macchinario di ultima generazione in grado di compiere radioterapie ad altissima precisione, potenza ed efficacia. Trova così collocazione il primo tassello del mosaico di interventi ed azioni che entro l’autunno, ovvero quando sarà installato anche il nuovo Acceleratore lineare, porteranno il Servizio di Radioterapia di Ravenna ai più alti livelli tecnologici e terapeutici.
Frutto della partnership tra Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori (IRST) IRCCS e AUSL della Romagna – concretizzatasi con la gestione diretta del servizio da gennaio 2014 da parte dell'IRST – e di un piano d'investimenti per 5.6 milioni di euro (di cui 2.8 per l'acquisto della Tomoterapia e l'adeguamento del bunker dov'è ospitata), il varo del macchinario prodotto dall'azienda Tecnologie Avanzate è stato salutato martedì dalle Direzioni IRST – Mario Tubertini (Direttore generale), Mattia Altini (Direttore Sanitario) e Dino Amadori (Direttore Scientifico) – e AUSL della Romagna – il Direttore Sanitario, Gianbattista Spagnoli e Raffaella Angelini (Direttore Uffici di staff) – alla presenza di vari professionisti del S. Maria delle Croci.
Risultato delle ultime evoluzioni tecnologiche, la Tomoterapia consentirà di modulare l'emissione della dose di radiazioni utilizzate secondo le esigenze terapeutiche di ogni singolo paziente, quindi per una reale personalizzazione delle cure. Opzione impossibile per il sistema precedente, installato 18 anni fa. Grazie al nuovo macchinario e alla ridefinizione dei piani di lavoro, la Radioterapia di Ravenna potrà prendere in carico 50 pazienti al mese, mentre saranno circa 600 in totale l'anno (pari al 25% in più degli attuali) quando la struttura sarà totalmente operativa. La piena integrazione tra le due sedi IRST è assicurata tramite un'unica rete informatica che permette la condivisione di tutti i dati e dei piani terapeutici. Ruolo fondamentale nel processo di potenziamento della Radioterapia è ricoperto dai professionisti coinvolti, dalla stretta collaborazione stabilita tra le Direzioni e, naturalmente, dal personale comandato di Ravenna. I professionisti entrati a far parte dell'Equipe unica di Radioterapia IRST diretta dal dott. Rolando Polico, sono 25 (6 medici, 4 fisici sanitari, 13 tecnici e 2 infermieri). Già inseriti in percorsi di formazione all'utilizzo dei nuovi sistemi – addestramento svolto sulla Tomoterapia gemella installata a Meldola – diverrà strutturale il progetto di creazione di gruppi misti, composti da professionisti operativi in entrambi i poli. Immediati e diretti i benefici del potenziamento della Radioterapia dell’ospedale ravennate sia per i cittadini che avranno a disposizione le migliori tecnologie accedendo alle innovative chance terapeutiche offerte dal centro riconosciuto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, sia per la sostenibilità economica del Sistema Sanitario. Ulteriore importante vantaggio quello connesso alla ricerca: con l'aumento del bacino di utenza, i progetti di ricerca clinica IRST potranno beneficiare di una casistica ben più numerosa, dunque contare su una mole maggiore di dati; inoltre i professionisti di Ravenna, medici e fisici, avranno occasione di collaborare direttamente con il Laboratorio di Bioscienze IRST.