Studio multicentrico del Dr. Stanganelli su una prestigiosa rivista internazionale - 17 gennaio 2012
Pubblicato sul Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology un articolo su uno studio multicentrico internazionale sulla dermatoscopia dei tumori del cuoio capelluto
La dermatoscopia o epiluminescenza è ormai una procedura standard per la gestione dei tumori della pelle grazie alla sua affidabilità ed accuratezza nella diagnosi clinica. La tecnica non è invasiva grazie all’utilizzo di uno strumento ottico chiamato dermatoscopio che permette di osservare colori e strutture non visibili ad occhio nudo e di favorire il riconoscimento dei tumori della pelle ed in particolare del melanoma in fase precoce. Si sa ancora poco delle caratteristiche dermatoscopiche dei tumori del cuoio capelluto ed in particolare delle neoformazioni melanocitiche e non-melanocitiche localizzate specificatamente in questa sede.
Lo studio retrospettivo multicentrico promosso dalla Società Internazionale di Dermatoscopia ha analizzato le diagnosi di tumori del cuoio capelluto effettuate con tecniche di dermatoscopia. Lo scopo della ricerca era di verificare la distribuzione e la prevalenza di questi tumori in base alle caratteristiche demografiche dei pazienti, alla localizzazione anatomica sul cuoio capelluto e, per i melanomi, anche la profondità d’infiltrazione, e di identificare i relativi parametri dermatoscopici.
I risultati di questi studi coordinati dal dr. Ignazio Stanganelli, responsabile della Skin Cancer Unit dell’IRST e dalla prof.ssa Iris Zalaudek del Dipartimento di Dermatologia dell'Università di Graz, sono stati pubblicati sul prestigioso Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology ed evidenziano che i tumori della pelle, siano essi melanomi oppure no, insorgono più frequentemente in uomini calvi, negli over 65 e in pazienti con danni cronici da esposizione solare. I dati supportano il coinvolgimento dei raggi UV nella patogenesi di questo tipo di tumori. Nell’analisi di questi tumori è stata, inoltre, posta una particolare attenzione alle caratteristiche associate al melanoma del cuoio capelluto per stabilire i criteri che possano contribuire alla diagnosi precoce di questo “invisibile” killer.
In conclusione, sebbene la prognosi dei melanomi del cuoio capelluto sia poco favorevole, l’individuazione precoce del tumore e un rapido trattamento sembra rimanere l’approccio migliore per migliorare la sopravvivenza dei pazienti con questa malattia. La ricerca suggerisce infine che durante una visita dermatologica generale, si dovrebbe eseguire l’esame completo del corpo insieme ad una ispezione accurata del cuoio capelluto. Attualmente è in corso l'intergrazione della microscopia laser confocale al percorso diagnostico clinico-dermoscopico standard con la partecipazione della Skin Cancer Unit IRST a studi nazionali ed internazionali. La microscopia confocale è una metodica non invasiva che permette di valutare la cute con una risoluzione "quasi istologica" e permettere l'esecuzione di una specie di biopsia ottica computerizzata.