Presentazione DH Oncoematologia Cesena - 14 marzo 2011
Al Bufalini l’esperienza di cura e ricerca IRST
Nuovo passo in avanti nell’integrazione tra le oncologie della Romagna. Da gennaio 2011 le competenze e le eccellenze dell’Istituto Scientifico romagnolo per la cura e lo studio dei tumori di Meldola sono al servizio dell’oncoematologia di Cesena
Nuovo passo in avanti nell’integrazione tra le oncologie della Romagna. Da gennaio 2011, con l’ingresso dell’IRST nella gestione dei servizi di Day Hospital e dell’oncoematologia dell’AUSL di Cesena, i pazienti colpiti da patologie tumorali del comprensorio cesenate possono usufruire dell'importante patrimonio culturale, tecnico e scientifico dell’Istituto di Meldola.
Si tratta di un’opportunità in più per tutti i cittadini colpiti da malattie neoplastiche, di avvalersi della piattaforma stabile e completa di quello che sarà il futuro “Istituto di ricovero e cura a carattere Scientifico” (IRCCS), già oggi punto di riferimento in Area vasta Romagna per tutte le attività di ricerca oncologica.
L’obiettivo è quello di accrescere ulteriormente la qualità assistenziale oncologica fino ad oggi erogata dal Bufalini, offrendo ai pazienti la possibilità di avvalersi di prestazioni specialistiche, diagnostiche, terapeutiche ed assistenziali altamente qualificate a livello nazionale ed internazionale senza doversi recare presso altre strutture. Con la piena integrazione dei professionisti operativi a Cesena nei gruppi di patologia e nei gruppi multidisciplinari IRST, infatti, sono assicurati percorsi di cura condivisi, integrati e caratterizzati dalla presa in carico globale del paziente stesso, che potrà continuare comunque ad essere seguito al Bufalini.
Anche ai pazienti di Cesena viene così offerta l’opportunità di esser sottoposti a trattamenti innovativi, prendendo parte agli studi clinici attivati dall’IRST (circa 90).
Nel rispetto del diritto a pari trattamenti tra cittadini di differenti territori, così come accade per Forlì, anche i residenti del comprensorio cesenate ora possono beneficiare dei risultati della ricerca “traslazionale”, perseguita in IRST, ossia un tipo di ricerca capace di produrre risultati efficaci e rapidamente trasferibili “dal laboratorio al letto del paziente”.
L’integrazione della gestione di IRST e Azienda Usl di Cesena intende, da un lato, promuovere l’avvicinamento ai cittadini dei servizi più qualificati - che per la loro natura, il loro costo o la loro complessità, non potrebbero essere disponibili in ogni singolo territorio - e dall’altro assicurare una migliore gestione dei diversi nodi della rete oncologica della Romagna, che possono così esercitare pienamente il proprio ruolo di cura, evitando sovrapposizioni e ridondanze.
Per l’Oncoematologia cesenate sono poi previsti aspetti innovativi anche sul piano strutturale. In piena condivisione tra le Direzioni Sanitarie, l’organizzazione del Day Hospital è oggetto di una ridefinizione che porterà ad un ampliamento degli spazi, all’ammodernamento degli arredi, alla riorganizzazione infermieristica, all’informatizzazione e condivisione del software oncologico.
Con questo ulteriore passaggio si conferma e rafforza il modello cosiddetto Hub and Spoke (un modello organizzativo caratterizzato dalla concentrazione dell’assistenza ad elevata complessità in centri di eccellenza supportati da una rete di servizi, cui compete la selezione dei pazienti e il loro invio a centri di riferimento) che contraddistingue la struttura dell’oncologia di Area Vasta Romagna.
L’IRST, che sta attendendo il riconoscimento di Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico, è struttura perno (hub) per le attività che richiedono procedure e/o tecnologie altamente sofisticate, per il governo delle sperimentazioni, della ricerca e della formazione in campo oncologico e spoke per gli altri servizi svolti di concerto e per conto delle Aziende Usl romagnole.
L’oncoematologia di Cesena nell’anno 2010 ha avuto in cura più di 5.000 pazienti, garantendo circa 960 ricoveri e più di 9.600 prestazioni ambulatoriali.
L’incidenza dei tumori (escluso cute) nel territorio di Cesena è, per i maschi, di 770 casi ogni 100mila abitanti per anno, di 560 casi nelle donne. La sopravvivenza a 5 anni (sempre escluso cute) è di circa il 56% per gli uomini e 64% per le donne, in linea con il dato dell’intera Romagna. La patologia tumorale più diffusa è, tra gli uomini, quella al polmone con un’incidenza di circa 118 casi (ogni 100mila abitanti per anno) e mammella per le donne, con 139 casi (100mila ab./anno).
Prossimità, qualità, sviluppo. Queste le tre parole d'ordine della conferenza stampa tenutasi presso la Direzione Generale dell’AUSL di Cesena alla presenza delle principali testate del territorio. Ad introdurre la conferenza stampa, Dr.ssa Maria Basenghi, Direttore Generale AUSL Cesena: “Quello compiuto è un passo importante nel processo di creazione e valorizzazione della rete oncologica in Romagna. La gestione diretta da parte dell’IRST dell’oncoematologia di Cesena, infatti, oltre a rafforzare i legami tra l’Istituto di Meldola e l’AUSL di Cesena, rappresenta un grande opportunità sia per i pazienti sia per i professionisti: i pazienti potranno beneficiare di un sistema di cura evoluto senza doversi allontanare da Cesena; i medici godranno di una nuova visione dell’oncologia non più solo locale ma nazionale ed internazionale.”
Avv. Roberto Pinza, Presidente IRST, ha “letto” l’accordo come ulteriore passo in avanti nel cammino dell’Istituto di Meldola verso la realizzazione della propria missione: “Tre le ragioni che hanno spinto al raggiungimento di questa integrazione: i costi molto elevati per le cure oncologiche, le disponibilità economiche decrescenti, infine il fatto che la ricerca sia proficua e fattibile solo se attivata ad alti livelli. Le medesime ragioni che hanno fatto nascere l’IRST e oggi lo impongono quale rarissimo caso di sinergia tra pubblico e privato sociale.”
Prof. Dino Amadori, Direttore scientifico IRST: “Quando tre anni fa ci trovammo a definire un progetto che portasse a migliorare gli standard dell’oncologia di Cesena, fu chiaro che ciò era possibile se perseguito all’interno del processo di nascita e sviluppo dell’IRST. Oggi, infatti, davanti all’evolversi vertiginoso della medicina – sempre più orientata verso la definizione di una nuova anatomia molecolare, cure personalizzate, predittive delle patologie e rigenerative – è possibile assicurare livelli di cura sempre più alti ed efficaci solo se si dispone di altissima tecnologia e massa critica concettuale.”
Ing. Mario Tubertini, Direttore Generale: “Quella che si realizza è un’occupazione virtuosa che renderà partecipi i cesenati dell'ambizioso progetto dell’IRST ovvero diventare un centro di cura e ricerca in grado di dialogare con i più avanzati istituti al mondo.”
A concludere il giro degli interventi la Dr.ssa Marina Faedi, Responsabile Servizio Oncoematologia IRST a Cesena e il Direttore Sanitario AUSL Cesena, Dr. Giorgio Martelli ai quali è spettato il compito di rispondere alle domande dei giornalisti intervenuti circa i cambiamenti effettivi del servizio ed i termini contrattuali dell’accordo.
Da sinistra Dr. Mattia Altini (Direttore Sanitario IRST), Dr. Giorgio Martelli (Direttore sanitario Ausl Cesena), Prof. Dino Amadori (Direttore scientifico IRST), Avv. Roberto Pinza (Presidente IRST), Dr.ssa Maria Basenghi (Direttore generale Ausl Cesena), Ing. Mario Tubertini (Direttore generale IRST)