Un nuovo alleato per l'Irst: la Fondazione Carimola a fianco dell'istituto nella lotta ai tumori
L'Irst di Meldola guadagna un nuovo alleato: la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola entrerà nel capitale sociale dell'Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori con una quota di circa 400mila euro e, in più, finanzierà con 200mila euro una ricerca mirata sul cancro. Contestualmente, verrà siglato un accordo tra Ausl di Imola e Irst per consentire ai pazienti imolesi di curarsi nell'istituto di Meldola.Di seguito, gli articoli dei principali quotidiani locali sull'evento.
IL RESTO DEL CARLINO, ed. Imola, 15/09/2010
Fondazione e Irst alleati contro i tumori
L'ente entra nel capitale dell'istituto di Meldola e finanzia una ricerca sui farmaci
L'INGRESSO nel capitale sociale dell'Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei tumori - realtà di primo piano a livello regionale e nazionale - e il finanziamento di una ricerca avanzata per la produzione di farmaci innovativi (radiofarmaci e antiblastici) che verranno messi a punto in un nuovo laboratorio dell'istituto, in funzione a partire dal prossimo anno. La Fondazione Cassa di Risparmio di Imola si allea all'Irst di Meldola e allarga il suo raggio di azione alla lotta contro i tumori, con la convinzione che «la battaglia - afferma il presidente Sergio Santi - può essere vinta». Le mosse in preparazione sullo scacchiere di Palazzo Sersanti sono emerse durante la conferenza stampa per la presentazione del convegno 'Da Imola a Meldola e ritorno', che si terrà, mercoledì 22 settembre, nella sede della Fondazione. Un appuntamento che avrà come principale relatore il professor Dino Amadori (luminare di oncologia e direttore scientifico dell'Irst), cui sarà affidato il compito di presentare ai soci dell'ente di Piazza Matteotti i traguardi raggiunti dall'istituto. Un centro per la ricerca di alto livello che sta attraversando una fase di crescita importante: è infatti in corso di approvazione la domanda per farne un Irccs (qualifica che aprirebbe le porte del sistema dei finanziamenti del Ministero della Salute). L'IRST romagnolo, aperto dal 2007 all'interno delle strutture dell'ex ospedale civile di Meldola (Forlì-Cesena), è una società senza fini di lucro, nata dall'integrazione di risorse pubbliche (le quattro Ausl della Romagna e il Comune di Meldola) e capitali privati (l'Istituto oncologico e le cinque fondazioni bancarie dell'area vasta romagnola). L'ingresso della Fondazione imolese nel cda dell'Irst - si parla di un aumento di capitale di 400-500 mila euro - «avverrà - spiega Santi - entro fine anno» e lascerà inalterati gli equilibri interni della società (i capitali sono a maggioranza pubblica), ma porterà risorse fresche per le importanti attività scientifiche che si svolgono al suo interno. Mentre la ricerca mirata sui farmaci sarà finanziata da Palazzo Sersanti con altri 200 mila euro. All'incontro di ieri mattina erano presenti anche il direttore generale dell'Irst, Mario Tubertini, la direttrice generale dell'Ausl di Imola, Maria Lazzarato, e l'assessore comunale alla Sanità, Roberto Visani. Tubertini ha snocciolato alcuni dati sull'attività dell'istituto, che in pochi anni ha già prodotto 90 studi di ricerca (finanziati in gran parte dal Governo e dalle industrie farmaceutiche) e assistito un numero sempre crescente di malati: i soli pazienti imolesi che sono ricorsi alle sue prestazioni sono passati dai 112 del 2007 ai 1.770 del 2009, con una proiezione per il 2010 di circa 2.170. Mentre Lazzarato ha dato un senso preciso al titolo del convegno, ricordando che quest'anno è stato rinnovato l'importante accordo di fornitura (da 960 mila euro) tra l'Ausl di Imola e il centro di Meldola, che fa dell'Irst il riferimento dell'azienda sanitaria imolese per le prestazioni di terzo livello. Infine, l'assessore e vicesindaco Visani ha ringraziato Palazzo Sersanti per il suo sostegno all'attività del centro oncologico, sostenendo che «con questa scelta, la Fondazione evidenzia il suo legame col territorio», dimostrandosi «capace di raccogliere le attese e le preoccupazioni degli imolesi anche sul versante della salute».
Nicola Cappellini
CORRIERE ROMAGNA, 15/09/2010
Tumori, un "ponte" tra Imola e Meldola
Sanità. La Fondazione Cassa di Risparmio di Imola a sua volta entra nel capitale della struttura romagnola con quasi 500mila euro
Un accordo tra Ausl e Irst permetterà a pazienti imolesi di curarsi nell'istituto diretto da Amadori.
Sarà proprio Amadori a presentare alla città l'Irst, relazionando dell'attività e delle più recenti ricerche in tema di lotta ai tumori, in un incontro pubblico dal titolo "Da Imola a Meldola e ritorno", che si svolgerà mercoledì 22 settembre alle 17.30 nella Sala Grande di palazzo Sersanti. «Questo è un momento di crescita per l'istituto - ha spiegato il direttore generale del'Irst, Mario Tubertini, ex numero uno dell'Ausl imolese -, anche per questo abbiamo preso contatti con l'azienda imolese e stipulato questo contratto che permetterà a più pazienti di questo territorio di accedere alle cure di Meldola». Ma l'Ausl non sarà l'unica realtà imolese a collaborare con l'Irst. Anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola è entrata nel capitale sociale, con una cifra che si aggira tra i 400 e i 500mila euro, e sta finanziando per 200mila euro un progetto biennale di ricerca mirata su un farmaco. «L'oncologia imolese aveva la necessità di raccordarsi a un sistema per quanto riguarda il "terzo l iv el lo ", ovvero radioterapia e terapie farmacologiche - ha spiegato Maria Lazzarato, direttore generale dell'Ausl di Imola -. Anche se per altre specializzazioni collaboriamo con Bologna, per quanto riguarda l'oncologia abbiamo preferito un accordo con l'istituto di Meldola. E' un investimento da 960 mila euro l'anno, ma non si tratta di stabilire "tot denaro per tot prestazioni"; lo scopo è creare un percorso comune che permetta continuità terapeutica per i nostri pazienti, una volta che possono tornare a curarsi a Imola. Un approccio condiviso tanto più necessario in caso, per esempio, di cure palliative dei sintomi o del dolore. Quando finire una terapia e passare alla palliazione è una scelta di tipo etico, non scientifico, e il paziente ha diritto a chiarezza e coerenza tra i medici». Le motivazioni che hanno spinto Ausl e Fondazione verso la struttura romagnola sono però soprattutto legate agli ottimi dati che l'istituto può vantare: per i tumori più difficili come fegato e polmone, la sopravvivenza dei pazienti a cinque anni dalle cure è del 50% per gli uomini (contro il 46,3% della media nazionale) e del 61% per le donne (59,5% sul nazionale). «I riscontri positivi sulle terapie sono importanti perché nella guarigione dei malati di cancro l'atteggiamento psicologico è fondamentale - ha affermato l'assessore imolese alla Sanità, Roberto Visani - e tutti sanno che il quello di Meldola è un centro di eccellenza». La previsione sul numero di imolesi che potranno usufruire delle prestazioni sanitarie del l'Istituto (tra cui diagnostica molecolare, radiologia, radioterapia e clinica ambulatoriale) per la fine del 2010 sarà di circa 2.170 pazienti.
LA VOCE di ROMAGNA, ed. FORLI'-CESENA, 15/09/2010
Sull'Irst una cascata di soldi
La Fondazione CaRisp Imola verserà all'Istituto 500mila euro Nuovi studi sui tumori grazie alla Banca socia del Centro meldolese
MELDOLA - La Fondazione Cassa Risparmio Imola entra a far parte dei soci dell'Irst di Meldola, il centro specializzato nella cura dei tumori. Nel giro di pochi mesi nelle casse dell'Istituto arriverà una somma tra i 400 e i 500mila euro. Liquidità non indifferente, grazie alla quale potranno essere effettuati nuovi studi sulle malattie oncologiche. Oltre a questa cifra, spiega il presidente della Fondazione Sergio Santi, bisogna aggiungere "il finanziamento di circa 200mila euro in due anni per una forma specifica di ricerca mirata e sperimentale ad alto livello". "Da settembre 2007 l'Irst è diventato il punto di coordinamento della politica oncologica con oltre 90 studi di ricerca clinica" aggiunge Mario Tubertini, direttore generale dell'Istituto, "ed è giunto il momento di concretizzare i rapporti con la Fondazione e con l'Ausl di Imola. Con la Fondazione, la perfetta sintonia ci è stata dimostrata dalla volontà di entrare nel capitale sociale e nel finanziare un progetto di ricerca che riguarderà la produzione di radiofarmaci e farmaci antiblastici. Per quanto riguarda invece l'Ausl abbiamo siglato un accordo annuale di fornitura". Accordo che si aggira sui 960mila euro messi a disposizione dall'azienda sanitaria per il sostegno di prestazioni, terapie e farmaci. "E' un'intesa sulla qualità, sulle competenze - commenta soddisfatta la direttrice Ausl, Maria Lazzarato -. In questo modo si permetterà ai pazienti imolesi di ricevere un'unica risposta e un sostegno di alto livello". Entusiasta anche Visani, vicesindaco con delega alla salute: "I nuovi rapporti tra Irst e Imola - sottolinea - sono un'opportunità importantissima per la nostra Azienda e i nostri pazienti: l'oncologia imolese trarrà i vantaggi che la rete di Meldola saprà offrire, e nello stesso tempo i pazienti oncologici potranno usufruire di percorsi e trattamenti di alta qualità e di omogeneità di accesso".
LA VOCE di ROMAGNA, ed. IMOLA, 15/09/2010
Imola investe nella ricerca sul cancro
Un nuovo socio per l'istituto specializzato nelle malattie oncologiche. Accordo anche con l'Ausl
Dalla Fondazione 500mila euro per l'Irst di Meldola
IMOLA - La Fondazione Cassa di Risparmio di Imola entra a far parte dei soci dell'Irst di Meldola, il centro del comune forlivese specializzato nella cura dei tumori. Nel giro di pochi mesi nelle casse dell'istituto arriverà una somma tra i 400mila e i 500mila euro. Liquidità non indifferente, grazie alla quale potranno essere effettuati nuovi studi sulle malattie oncologiche. Oltre a questa cifra, spiega il presidente della Fondazione Sergio Santi, bisogna aggiungere "il finanziamento di circa 200mila euro in due anni per una forma specifica di ricerca mirata e sperimentale ad alto livello". "Da settembre 2007 l'Irst è diventato il punto di coordinamento della politica oncologica con oltre 90 studi di ricerca clinica - aggiunge Mario Tubertini, direttore generale dell'Istituto ed è giunto il momento di concretizzare i rapporti con la Fondazione e con l'Ausl di Imola. Con la Fondazione, la perfetta sintonia ci è stata dimostrata dalla volontà di entrare nel capitale sociale e nel finanziare un progetto di ricerca che riguarderà la produzione di radiofarmaci e farmaci antiblastici. Per quanto riguarda l'Ausl, invece, abbiamo siglato un accordo annuale di fornitura". Accordo che si aggira sui 960mila euro, messi a disposizione dall'azienda sanitaria per il sostegno di prestazioni, terapie e farmaci. "E' un'intesa sulla qualità, sulle competenze - commenta soddisfatta la direttrice dell'Ausl Maria Lazzarato - In questo modo si permetterà ai pazienti imolesi di ricevere un'unica risposta e un sostegno di alto livello che nel tempo consoliderà anche le forze imolesi". Entusiasta anche il vicesindaco Visani, che ha la delega alla salute: "I nuovi rapporti tra Irst e Imola - sottolinea - sono un'opportunità importantissima per la nostra Azienda e i nostri pazienti: l'oncologia imolese trarrà i vantaggi che la rete di Meldola saprà offrire, e nello stesso tempo i pazienti oncologici potranno usufruire di percorsi e trattamenti di alta qualità e di omogeneità di accesso".
L'Informazione-Il Domani di Bologna, 16/09/2010
La Fondazione Carimola contro i tumori
Un aiuto concreto alla lotta contro i tumori "made in Imola". Da una parte l'Istituto romagnolo per lo studio e la cura dei tumori (Irst) di Meldola diretto da Mario Tubertini, che ha stretto un accordo per fornire le cure di livello più avanzato a pazienti provenienti dall'Ausl di Imola e dall'altra la Fondazione Carimola che ha deciso di dare un significativo contributo finanziario. Il presidente della Fondazione Sergio Santi ieri ha infatti annunciato che «entreremo nel capitale sociale dell'Irst a fine anno con una quota di circa 400mila euro e nel frattempo finanzieremo con 200mila euro una ricerca mirata sul tumore». Il patto verrà suggellato da un convegno che si terrà a palazzo Sersanti il 22 settembre.
Il Resto del Carlino, ed. Forlì-Cesena, 16/09/2010
Nuove risorse per l’Istituto di ricerca sui tumori
MELDOLA - LA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI IMOLA FARÀ IL SUO INGRESSO NEL CDA CON 400-500MILA
L'INGRESSO nel capitale sociale dell'Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei tumori - realtà di primo piano a livello regionale e nazionale - e il finanziamento di una ricerca avanzata per la produzione di farmaci innovativi (radiofarmaci e antiblastici) che verranno messi a punto in un nuovo laboratorio dell'istituto, in funzione a partire dal prossimo anno. L'Irst di Meldola guadagna un nuovo alleato: la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola che allarga così il suo raggio di azione alla lotta contro i tumori, con la convinzione che «la battaglia - afferma il presidente Sergio Santi - può essere vinta». LE MOSSE in preparazione sullo scacchiere di Palazzo Sersanti sono emerse durante la conferenza stampa per la presentazione del convegno 'Da Imola a Meldola e ritorno', che si terrà, mercoledì 22 settembre, nella sede della Fondazione. Un appuntamento che avrà come principale relatore il professor Dino Amadori (luminare di oncologia e direttore scientifico dell'Irst), cui sarà affidato il compito di presentare ai soci dell'ente di Piazza Matteotti i traguardi raggiunti dall'istituto. Un centro per la ricerca di alto livello che sta attraversando una fase di crescita importante: è infatti in corso di approvazione la domanda per farne un Irccs (qualifica che aprirebbe le porte del sistema dei finanziamenti del Ministero della Salute). L'IRST romagnolo, aperto dal 2007 all'interno delle strutture dell'ex ospedale civile di Meldola (Forlì-Cesena), è una società senza fini di lucro, nata dall'integrazione di risorse pubbliche (le quattro Ausl della Romagna e il Comune di Meldola) e capitali privati (l'Istituto oncologico e le cinque fondazioni bancarie dell'area vasta romagnola). L'ingresso della Fondazione imolese nel cda dell'Irst - si parla di un aumento di capitale di 400-500 mila euro - «avverrà - spiega Santi - entro fine anno» e lascerà inalterati gli equilibri interni della società (i capitali sono a maggioranza pubblica), ma porterà risorse fresche per le importanti attività scientifiche che si svolgono al suo interno. Mentre la ricerca mirata sui farmaci sarà finanziata da Palazzo Sersanti con altri 200 mila euro. All'incontro erano presenti anche il direttore generale dell'Irst, Mario Tubertini, la direttrice generale dell'Ausl di Imola, Maria Lazzarato, e l'assessore comunale alla Sanità, Roberto Visani. Tubertini ha snocciolato alcuni dati sull'attività dell'istituto, che in pochi anni ha già prodotto 90 studi di ricerca (finanziati in gran parte dal Governo e dalle industrie farmaceutiche) e assistito un numero sempre crescente di malati: i soli pazienti imolesi che sono ricorsi alle sue prestazioni sono passati dai 112 del 2007 ai 1.770 del 2009, con una proiezione per il 2010 di circa 2.170. MENTRE Lazzarato ha dato un senso preciso al titolo del convegno, ricordando che quest'anno è stato rinnovato l'importante accordo di fornitura (da 960 mila euro) tra l'Ausl di Imola e il centro di Meldola, che fa dell'Irst il riferimento dell'azienda sanitaria imolese per le prestazioni di terzo livello. Infine, l'assessore e vicesindaco Visani ha ringraziato Palazzo Sersanti per il suo sostegno all'attività del centro oncologico, sostenendo che «con questa scelta, la Fondazione evidenzia il suo legame col territorio», dimostrandosi «capace di raccogliere le attese e le preoccupazioni degli imolesi anche sul versante della salute».
Nicola Cappellini