La Cocif onora la memoria di Vincenzo Bellavista sostendo l'Irst e la ricerca genetica
Venerdì 21 maggio 2010, terzo anniversario della scomparsa dello storico Direttore Generale della società di Longiano, è stata consegnata una borsa di studio ai giovani ricercatori dell’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori di Meldola, impegnati nel progetto “Genetic counselling”, diretto ad individuare i fattori genetici che possono predisporre al cancro.
La ricerca genetica sul cancro fa un passo avanti grazie a Cocif. A tre anni dalla scomparsa dello storico direttore generale Vincenzo Bellavista, indimenticato patron del Rimini calcio, l’azienda romagnola, leader italiana nel settore porte e finestre, ha deciso di istituire in sua memoria una borsa di studio assegnata, quest’anno, al progetto “Genetic counselling”, seguito da alcuni giovani ricercatori dell’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori di Meldola. La cerimonia ufficiale di consegna è avvenuta venerdì 21 maggio, terzo anniversario della morte del patron Bellavista, alla presenza di Massimo Bulbi, presidente della Provincia di Forlì-Cesena; Roberto Pinza, presidente del Consiglio d’amministrazione dell’Irst; Dino Amadori, direttore scientifico dell’Irst; Luca Benedettini, presidente Cocif, Daniele Calistri, Responsabile Diagnostica Molecolare IRST, e Lelia Ioli, vedova Bellavista, che ha suggellato con una stretta di mano ai giovani ricercatori l’impegno assunto da Cocif a loro sostegno.
Il laboratorio biologico dell’istituto di Meldola, in collaborazione con le U.O. di Prevenzione oncologica delle Ausl di Forlì e Ravenna, è impegnato da alcuni anni nell’individuazione dei fattori genetici che possono predisporre al cancro, al fine di avviare opportuni percorsi di prevenzione per gli individui a rischio. «Il percorso di counselling – illustra il Direttore scientifico dell’Irst Dino Amadori – prevede innanzitutto una consulenza genetica per verificare se effettivamente vi siano i presupposti per sospettare una familiarità a particolari tumori. In caso positivo, si esamina il rischio famigliare, con l’eventuale presenza di alterazioni genetiche». Se la consulenza è aperta a tutti per qualsiasi forma neoplastica, le analisi molecolari eseguite dal laboratorio di Bioscienze dell’Irst, per la loro complessità, sono attualmente focalizzate solo su alcune sindromi ereditarie, in particolare, tumori di mammella e ovaio. A oggi, sono 400 le indagini complete eseguite per tali neoplasie, in altrettanti pazienti. Inoltre, oltre 200 familiari sono stati sottoposti a esami per verificare se è stato trasmesso questo rischio ereditario. «Il nostro laboratorio ha esperienza e capacità per sviluppare e rendere disponibili analisi di qualsiasi fattore genetico noto correlato alla predisposizione di qualsiasi tumore ereditario conosciuto – spiega il prof. Amadori – non a caso, abbiamo all’attivo una decina di indagini per forme tumorali ereditarie rare quali Li-fraumeni e Neurofibromatosi. Ora, grazie al sostegno di Cocif, sarà possibile ampliare il nostro spettro, a partire dalla valutazione genetica dei fattori di rischio per i tumori gastro-intestinali, che costituiscono, oggi, la maggior parte dei casi di neoplasie ereditarie attualmente conosciute, insieme a quelle di mammella e ovaio». Attualmente, l’Irst ha già un servizio analisi d’instabilità dei microsatelliti per identificare pazienti che possono sviluppare tumori del colon, sui quali effettuare successivamente controlli più approfonditi.
Con le nuove ricerche finanziate da Cocif, verrà fornita una risposta «a un numero sempre più vasto di cittadini di Area Vasta Romagna, che convivono con questi dubbi e paure». «La scoperta di un rischio ereditario non va considerata come una condanna a un destino ineluttabile – dichiara, infatti, il prof. Amadori – ma come una possibilità di capire quali sono i rischi individuali, in modo da poter pianificare correttamente una prevenzione che in molti casi può salvare la vita».
Il nome di Vincenzo Bellavista sarà così legato a un progetto che può donare la speranza a tante persone. Insomma, il modo migliore per ricordare un personaggio che, oltre a essere stato protagonista del successo di Cocif, si è sempre impegnato in iniziative e attività di beneficenza e sostegno ai giovani. Col suo grande contributo e la sua forte testimonianza di uomo attento al suo territorio e alla sua gente è stato un modello esemplare di coscienza, passione, generosità, valori civili e sociali. Con lui, Cocif si è spesso mobilitata per cause collettive, inserendo la solidarietà fra gli obiettivi della sua mission aziendale. La società di Longiano si è così spesa in azioni a favore di Ong, Onlus, e verso tutti coloro che vivono in situazioni di emergenza, con uno sguardo sempre rivolto al futuro e al miglioramento delle condizioni di chi soffre. Un’attenzione speciale è stata dedicata alla ricerca scientifica. In questo campo, Cocif ha donato all’Ebri (European Brain Research Institute) apparecchiature per studi nel settore neurodegenerativo, e ha fornito un importante contributo alla Fondazione Rita Levi-Montalcini per l’istruzione delle donne africane.
Con l’istituzione della borsa di studio, Cocif intende dunque riprendere e portare avanti l’eredità di Bellavista, proseguendo nel solco dell’impegno civile e del forte legame col territorio da lui tracciato. «L’iniziativa ha incontrato la piena approvazione della Direzione, del Consiglio d’amministrazione, dei soci e lavoratori Cocif – dichiara il presidente dell’azienda Luca Benedettini – in questo modo vogliamo premiare la competenza e il merito di giovani studiosi della nostra terra, nonché le eccellenze presenti a livello locale, di cui l’Irst rappresenta un perfetto modello. Spero che anche altri inizino a muoversi in questa direzione. Tutto questo per dare segno e testimonianza al lungo e prezioso insegnamento che Vincenzo ha lasciato a ciascuno di noi».
Chi è Cocif
Cocif è l’azienda leader in Italia nella produzione di porte e serramenti in legno, con sede a Longiano (FC). Cocif nasce nel 1945 da un gruppo di lavoratori che decidono di unirsi e fondare la “Cooperativa costruzioni in falegnameria”, per lavori di falegnameria artigianale. Dopo essersi specializzata nella produzione di infissi e porte e aver conquistato la leadership in Italia, l’impegno di Cocif va avanti promuovendo i propri prodotti anche verso mercati internazionali come Nord America, Russia, Giappone, Sud Est Asiatico e Medio Oriente e ponendo attenzione all’innovazione e allo sviluppo tecnologico con nuovi investimenti strutturali e nuove linee di produzione.