Taglio del nastro all'Irst, l'intervento del premier Romano Prodi
La seria rivincita della provincia italiana sulle realtà metropolitane. E' questa, secondo il presidente del Consiglio Romano Prodi, la lezione che si può trarre dall'inaugurazione dell'Irst, l'Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei tumori.
"Quello cui siamo davanti oggi è il risultato dello sforzo di un'intera regione, che coagula le proprie forze per raggiungere un obiettivo nobile, difficile, complicato - ha commentato questa mattina Prodi - mettere insieme strutture locali territoriali, aziende sanitarie, cooperative private, Fondazioni, è impresa non da poco, eppure ci si è riusciti, grazie anche alla presenza di un leader condensatore come il professor Amadori. Bene, tale modello deve essere d'esempio a tutto il paese, perchè mostra che anche nella provincia si possono raggiungere gli stessi livelli di eccellenza presenti nelle aree metropolitane".
D'altronde, uno degli obiettivi del governo è proprio "estendere a tutto il paese le punte di eccellenza presenti nelle diverse realtà locali", anche se si tratta di "un'operazione faticosa, perchè ci sono storie ed esperienze diverse". Tuttavia, l'Irst mostra proprio come si possa realizzare davvero "un sistema sanitario pubblico universalistico, cioè per tutti, e solidale, quindi con la partecipazione di tutti".
Il premier ha poi ribadito l'impegno dell'esecutivo affinchè la prossima legge Finanziaria permetta all'Italia di "tornare in alto in tutti i campi". "La sfida che il paese deve assumersi - ha illustrato - è quella di raggiungere un tasso di sviluppo pari a quello dei paesi europei più avanzati. Ancora oggi sono troppi i giovani costretti a emigrare all'estero per poter mettere a frutto le proprie capacità, mentre il futuro sta nella capacità di poter esprimere il loro cervello nelle realtà d'appartenenza. L'Italia si salva solo se torniamo all'avanguardia in ricerca e innovazione".