Taglio del nastro all'Irst, l'intervento del ministro della Salute Livia Turco
«Una straordinaria opportunità per fare un ulteriore passo avanti nella prevenzione, nella ricerca e nella cura delle neoplasie, che al momento sono la seconda causa di morte in Italia». Così il ministro della Salute Livia Turco ha presentato l'Irst, l'Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei tumori.
Il ministro ha anche voluto sottolineare i risultati conseguiti dal Sistema Sanitario Nazionale, risultati di cui «i cittadini devono essere consapevoli e orgogliosi». In particolare quelli dell'Emilia-Romagna, una regione che «ci consente di andare in giro per l'Italia e dire: "anche voi ce la potete fare a coniugare efficienza e qualità"».
Secondo Livia Turco, la forza dell'esempio emiliano-romagnolo poggia le sue basi su l'ammodernamento del sistema, caratterizzato da una costante attenzione al paziente, la promozione del governo clinico, della ricerca bio-medica, finalizzata al miglioramento della qualità assistenziale, e della cooperazione fra le varie figure professionali.
"Le punte di eccellenza raggiunte qui devono essere estese a tutto il territorio nazionale - è stato l'auspicio del ministro - così che il sistema sanitario pubblico diventi davvero universalistico e unitario".
Il ministro Turco ha poi rivendicato l'attività del governo in campo sanitario. "Il presidente del Consiglio dice poche cose ma fondamentali - ha scherzato - e una di questa è la distinzione fra buona e cattivo politica, che, nella sanità, significa una gestione ispirata a criteri di merito, competenza e trasparenza. Non a caso, i 100 milioni stanziati quest'anno dall'esecutivo per l'oncologia sono stati ripartiti attraverso un bando pubblico, proprio per garantire il massimo della trasparenza. In questo modo sono state valorizzate non solo le realtà metropolitane ma anche quelle locali, come l'Irst"