Giornata mondiale per le vittime del lavoro e dell’amianto: la Regione vara un sito dedicato
Prevenzione e sicurezza sono le parole chiave della campagna di comunicazione della Regione Emilia-Romagna sul Piano regionale ‘Amianto zero’. Lanciata oggi, in occasione della Giornata mondiale per le vittime del lavoro e dell’amianto proclamata per il 28 aprile, l'iniziativa poggia su un sito web dedicato (https://salute.regione.emilia-romagna.it/amianto) nel quale sono disponibili tutte le informazioni sul Piano, le FAQ e specifici contenuti per categorie (cittadini, lavoratori, datori di lavoro, aziende addette alla bonifica e smaltimento, proprietari di immobili aperti al pubblico e amministratori di condominio). L'amianto (o absesto) è un materiale di origine mineraria che è stato largamente utilizzato soprattutto negli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso. A seguito del riconoscimenro della sua natura cancerosa, dal 1992 in Italia l'utilizzo è vietato.
L'esposizione prolungata alle polveri d'amianto è causa, nel 90%, del mesotelioma maligno, un tumore raro che colpisce prevalentemente gli uomini. In Italia rappresenta lo 0,8 per cento di tutti i tumori diagnosticati nell'uomo e lo 0,3 per cento di quelli diagnosticati nelle donne. Poiché intercorrono di solito alcuni decenni tra l’esposizione all’amianto e l’eventuale insorgenza del mesotelioma, ci si attende che il numero di diagnosi continuerà a salire nei prossimi anni per raggiungere il picco tra la seconda e la terza decade degli anni Duemila. Dato che spesso si tratta di una malattia da esposizione professionale, tutti i casi di mesotelioma vengono segnalati al Registro nazionale mesoteliomi.
I casi di mesotelioma in Emilia-Romagna
Dal 1993 la Regione Emilia-Romagna si è dotata del Registro Mesoteliomi (ReM), che rileva tutti i nuovi casi di mesotelioma insorti dal 1996 nei cittadini residenti in regione al momento della diagnosi, lo studio dell’incidenza e delle cause di questa patologia. Al 31 dicembre 2021 sono stati registrati 3.186 casi di mesotelioma maligno: 2.298 casi riguardano uomini e 888 donne. I casi sono passati da 73 del 1996 a 160 del 2016. Negli anni successivi è stato registrato un lento ma costante calo sino a raggiungere i 144 casi nel 2019, ultimo anno ad incidenza completa. Il rapporto di genere (casi di genere maschile per ogni caso di genere femminile) è pari a 2,6, a conferma delle maggiori occasioni di esposizione degli uomini all’amianto anche nella nostra regione. L’esposizione ad amianto riconosciuta negli uomini è pari al 86,8%, mentre nelle donne è stata rilevata nel 60,9% dei casi. Inoltre, secondo i dati Inail al 30 aprile 2021, i casi di mesotelioma di origine professionale denunciati in Italia nel corso del 2020 sono stati 477. Di questi, 384 sono stati riconosciuti e indennizzati dall’Inail come di origine professionale.