Focus on breast cancer: la multidisciplinarietà al centro di un incontro IRST - AUSL Romagna
Interesse e partecipazione di professionisti e pazienti, hanno caratterizzato il primo “Focus on breast cancer” organizzato dai dott. Ugo De Giorgi (Direttore SC Oncologia Terapie innovative ed alte dosi) e Antonino Romeo (Direttore SC Radioterapia) con il supporto scientifico della dr.ssa Simona Cima (SC Radioterapia) e dr. Filippo Merloni (SC Oncologia Terapie innovative ed alte dosi) in IRST lo scorso 16 dicembre. L’evento – che ha visto gli interventi di rappresentanti dell’associazionismo oncologico e di pazienti Salute donna, Noi ci siamo, aBRCAdabra, Istituto Oncologico Romagnolo – ha puntato i riflettori sui tumori alla mammella metastatici, oggi una delle frontiere che vede maggiormente impegnati ricercatori e clinici. Grazie al contributo di alcuni professionisti AUSL Romagna, in particolare della Chirurgia senologica e Chirurgia ortopedica Forlì – tra cui il prof. Giorgio Ercolani, la dr.ssa Annalisa Curcio, il dr. Roberto Casadei – il confronto con la platea ha consentito di valorizzare ancor di più l’imprescindibilità dell’approccio multidisciplinare alla presa in carico di ogni paziente. “Sono questi eventi importanti, apprezzati dai pazienti, ancor di più se svolti sotto la lente della multidisciplinarietà – ha spiegato il dr. De Giorgi –. La presa in carico della paziente non può che essere complessiva e a questo devono puntare realtà come le nostre, tra le più attrezzate per la gestione anche di casi più complessi. La malattia metastatica, infatti, non è più un punto di non ritorno ma oggi esistono risposte cliniche che assicurano alti livelli di vita, puntando alla cronicizzazione o perfino alla guarigione.” Grande attenzione è stata dedicata alla cosiddetta malattia oligometastica – quello stadio che vede massimo 5 lesioni potenzialmente trattabili, identificate grazie a nuove tecnologie diagnostiche; uno stato mediano tra malattia locale e malattia metastatica –, alla gestione dei trattamenti più innovativi (su tutti l’immunoterapia), a quelli radioterapici e alle nuove ricerche in campo.