4 febbraio - Giornata Mondiale contro il Cancro
Il 4 febbraio si celebra in tutte le nazioni la Giornata Mondiale contro il Cancro. Quest’anno è ancora più importante ricordarla perché la pandemia da Covid19 non deve far dimenticare che purtroppo la lotta contro il tumore è ancora ben lontana dall’essere vinta e che non possiamo permetterci di abbassare la guardia.
In Italia 3.368.000 di persone hanno una storia collegata al cancro. Ciò significa che il 6% degli italiani ha contratto un tumore e ogni giorno vengono effettuate circa 1000 nuove diagnosi di cancro (dati AIRTUM).
Sebbene ci siano dati confortante legato all’aumento di sopravvivenza (negli anni novanta solo il 39% di uomini e il 55% delle donne sopravviveva a 5 anni, ora si è passati rispettivamente al 54% e al 63%, con un aumento costante ogni anno, pari al 3%, di italiani vivi dopo una diagnosi di tumore) dovuti alla ricerca sui trattamenti, alle diagnosi precoci con le campagne di screening nazionali e alla sensibilizzazione della popolazione sulle cause di rischio, è proprio su quest’ultimo punto che si gioca la partita fondamentale. La soglia di sensibilizzazione è ancora troppo bassa.
Prendendo ad esame i dati AIRTUM relativi al 2016, 64 mila persone mancate per tumore si sarebbero potute salvare se non avessero adottato i comportamenti sbagliati che le hanno fatte ammalare: fumo, abuso di alcolici, sovrappeso, alimentazione squilibrata e inattività fisica.
Il fumo è responsabile da solo di un terzo di tutti i tumori registrati annualmente, un altro 33% è dovuto alle cattive abitudini (il 20% per il combinato disposto fra eccesso di peso e inattività), e solo percentuali minime sono attribuibili ad altre cause: infezioni (8%), fattori occupazionali (5%), radiazioni ionizzanti ed esposizione ai raggi UVA (2%), inquinamento (2%).
Il World Cancer Day, promosso dalla Union for International Cancer Control e sostenuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, punta proprio a questo, far riflettere su quanto ciascuno possa fare nella lotta al cancro, grazie anche al claim della campagna triennale #IAmAndIWill, “io sono e lo farò”.