Giovanni Paganelli (Direttore Dipartimento delle Procedure e Tecnologie avanzate)
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Giovanni Paganelli si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Bologna nel 1980, specializzandosi successivamente in Geriatria - Gerontologia e Medicina Nucleare.
Dal 1987 al 1988 lavora presso l’Oncology Group dello Hammersmith Hospital, Royal Postgraduate Medical School di Londra, mettendo a punto un nuovo metodo di imaging e terapia tumorale mediante anticorpi monoclonali (basato sul sistema Avidina-Biotina).
Dal 1989 al 1994 svolge la propria attività come Aiuto Ricercatore e Clinico presso il Dipartimento di Medicina Nucleare dell’Istituto Scientifico H San Raffaele di Milano.
Dal 1994 a oggi è Direttore della Divisione di Medicina Nucleare dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano
Nel 1998 riceve il “Marie Curie Award” dalla European Association of Nuclear Medicine.
Dal febbraio 2001 a Dicembre 2003 ha ricoperto la carica di Esperto del Consiglio Superiore di Sanità.
Dal 2007 collabora come Consulente Scientifico per la Medicina Radiometabolica dell’IRST ed è responsabile per la ricerca in Medicina Nucleare dell’Area Vasta Romagna.
Campi di Attività e di Ricerca
E’ stato il pioniere dell’uso dell’Y-90-Biotina nella radioterapia anticorpo guidata dei gliomi.
Nel 1997 ha perfezionato la tecnica di linfoscintigrafia nel linfonodo sentinella nel carcinoma mammario e ideato un nuovo sistema di localizzazione delle lesioni non palpabili, denominato ROLL.
I risultati di queste ricerche (oltre 270 articoli) sono stati pubblicati sulle maggiori riviste scientifiche internazionali.
Detiene la paternità di 8 brevetti scientifici.
Ha svolto relazioni e seminari su invito in numerose Istituzioni Universitarie italiane e straniere.
Il suo campo di maggiore interesse è l’impiego in vivo del sistema avidina-biotina (sistema IART®) nei tumori della mammella e nei gliomi.
Attualmente si sta dedicando alla ricerca di nuovi radiofarmaci per terapie mirate (targetted molecular radionuclide therapy) in campo oncologico (sistemi PAGRIT® e IART®) e l’uso di peptidi radiomarcati nei tumori neuroendocrini.