SS Radiobiomics and Drug Discovery
La Struttura Semplice di Radiobiomics and Drug Discoveryè coordinata dalla Dr.ssa Anna Tesei.
DRUG DISCOVERY PLATFORM
Per quanto riguarda l’attività di Drug Discovery il settore è attivamente impegnato nella individuazione e messa a punto di molecole ad attività antitumorale, nella valutazione dell’efficacia di innovativi trattamenti terapeutici in combinazione con farmaci convenzionali su modelli in vitro e in vivo (modelli murini e zebrafish), nella messa a punto di nuovisistemi di drug delivery in collaborazione con Università e Enti di ricerca Italiani. In questo ambitoil settore svolge un’intensa attività di ricerca volta all’individuazione di nuovi target terapeutici attraverso la caratterizzazione del meccanismo d’azione delle nuove molecole, dei meccanismi di farmaco resistenza, e del cross talk tra le varie componenti del microambiente tumorale mediatoda vescicole extracellulari.
In particolare il settore si occupa di:
- Tutte le fasi di ricerca preclinica e clinica;
- Modelli di tumore in vitro2D e 3D (coltivati su scaffold o su idrogel funzionalizzato, sferoidi tumorali omo- ed eterotipici senza scaffold);
- Linee cellulari stabilizzate;
- Campioni di biopsia tumorale da pazienti;
- Attività ex vivo (organoidi, tumoroidi) e in vivo (modelli murini e zebrafish);
- Screening farmacologico e identificazione dei sistemi di somministrazione di farmaci;
- Meccanismi di resistenza primari e acquisiti e alla fine effettuando studi clinici di fase I;
- Studio degli effetti della radioterapia ex vivo e sviluppo di nuovi modelli tumorali in vitro;
- Studio di nuovi farmaci radiosensibilizzanti o trattamenti immunoterapici innovativi volti a migliorare l’effetto delle radiazioni;
- Nuove formulazione farmaceutiche volte al miglioramento del drug delivery;
- Studio di nuovi approcci terapeutici basati sul meccanismo della “letalità sintetica”;
- Studio del metabolismo tumorale come innovativo target terapeutico.
Comune ad entrambe le attività di ricerca è lo sviluppo di modelli preclinici in vitro rappresentativi dei tumori clinici, in particolare la messa a punto di nuovi metodi per l’ottenimento di colture 3D derivate da linee stabilizzate (sferoidi tumorali multicellulari omo- ed eterotipici, scaffold free o cresciuti su hydrogel funzionalizzati) o da campioni bioptici tumorali prelevati a fresco da pazienti affetti da tumore ed espansi ex vivo (organoidi, tumoroidi). Lo scopo è quello di ottenere modelli rappresentativi non solo della componente epiteliale del tumore ma anche della componente stromale per valutare l’impatto del microambiente tumorale nella risposta ai trattamenti chemio radioterapici. Negli ultimi anni in particolare il gruppo si è focalizzato sullo studio di tumori resistenti alle terapie convenzionali quali glioblastoma, tumore alla prostata ormono refrattario, tumore della mammella triple-negative, tumore del pancreas e lesioni metastatiche cerebrali derivati da differenti tumori primari incluso polmone, mammella, melanoma.